sabato 22 novembre 2014

Nuovo blog e pagina facebook

Volevo informarvi di un piccolo cambiamento.
Avendo aperto una pagina facebook dedicata ai libri La bottega di inchiostro
ho deciso di aprire un blog che la affianchi La bottega di inchiostro blog

Spero continuiate a seguirmi :)

sabato 30 agosto 2014

Tag: tutti giù per terra

Allora, ieri ho visto dei bambini giocare a “giro, giro tondo, casca il mondo...”  Insomma, ci siamo capiti, spero…
Al di là dell’evento in sé raro, perché oggi i bambini anche in villa giocano con gli smartphone vecchi dei genitori, ho pensato subito a un tag.
Tutti giù per terra perché parliamo di libri che ci hanno atterrito per diverse ragioni.
Passiamo subito al sodo, ecco le domande, con le mie risposte.



Quale romanzo, per la sua carica emotiva ti ha atterrito al punto da faticare a rialzarti?


Colpa delle stelle, sicuramente mi ha atterrito, ho faticato a riprendermi e ad affezionarmi così a dei personaggi.


Quale libro ti ha abbattuto, per bruttezza, banalità o per qualsiasi altro motivo?


La misura della felicità, mi aspettavo di più, invece mi sono ritrovata una storia banale, poco approfondita e con personaggi che proprio non ho sopportato.

Qual è il romanzo che ti ha lasciato a bocca aperta, la cui sorpresa per il finale ti ha fatto venire il latte alle ginocchia?



La terapia. Dico solo wow... Leggetelo e fatemi sapere ;)

Qual è il libro del tuo passato il cui ricordo ti rincuora, ti fa sedere a terra e ripensare a quel momento della tua vita?


Calimero, ebbene sì. Il primo libro, ovviamente quasi tutto illustrato, che ho letto. Era di mia madre, che non ha mai letto libri se non quello, quindi è speciale per me e per lei. Amo leggerlo, sfogliarlo e rattoppato. È una certezza che rincuora.


Quale romanzo getteresti a terra?
Tanti, molti, troppi…
Cito ancora la misura della felicità giusto perché recente e per non sparare i soliti titoloni…


Quale, invece, raccoglieresti da terra? (romanzo che non è piaciuto, o poco conosciuto che tu apprezzi)



Norwegian wood  di Murakami. Chiunque conosco lo abbia letto, non lo ha apprezzato, vi chiedo di donargli il beneficio del dubbio.





Spero vi piaccia, ma soprattutto che rispondiate in tanti ;)


sabato 12 luglio 2014

Progetto smaltimento Wish List



Allora, mi sono resa conto di avere una wish list davvero lunga, lunghissima, immensa…
Quindi ho deciso di chiedere aiuto a voi, lettori e lettrici.
Proporrò, ogni tanto, dei titoli e se li avete letti o ne avete sentito parlare, magari, ditemi la vostra.
In questo modo spero di depennare qualche titolo.

Ecco i primi romanzi:

-1Q84 libro 1 e 2 di Murakami
-1Q84 libro 3 di Murakami
-L’uccello che girava le viti del mondo di Murakami
-Confession di Minato
-Il giardino delle vergini suicide di Eugenides
-Schegge di Fitzek
-La terapia di Fitzek
-Il bambino Fitzek
-Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Haddon


Ok, si accettano consigli, cosa posso depennare? E di Murakami e Fitzek da cosa posso iniziare, quali sono i loro romanzi migliori?

domenica 29 giugno 2014

Luna

Luna
Julie Anne Peters



Liam è un ragazzo che apparentemente ha una vita perfetta: voti alti, ragazze che lo corteggiano, un buon lavoretto. In realtà Liam è una ragazza intrappolata in un corpo che non sente proprio.
Regan è sua sorella, la sua spalla, un’amica, una confidente, ma è pur sempre un’adolescente che vive sentendo su di sé il peso di una grande responsabilità: proteggere Liam dalla cattiveria del mondo.


Questo romanzo è molto introspettivo, i protagonisti crescono, capiscono i propri limiti e si battono per superarli. Inciampano, sbattono la faccia a terra e si rialzano faticando, ma si rialzano sempre.
Non sono perfetti, egoisti entrambi, ma legati da un amore fraterno che si dilata e comprime.
Quest’amore aiuta Luna a liberarsi, ma comprime Regan, la opprime nel terrore che suo fratello possa soffrire, che lei stessa possa soffrire.
Ma come ho già detto questo –per me- è un romanzo di consapevolezza, scoperta di sé e crescita per entrambi i protagonisti.

Lo consiglio perché emoziona, perché annulla ogni barriera, perché nonostante il tema sia la diversità, io non ho mai avvertito nulla di diverso in Luna.


Luna è una ragazza stupenda e non se ne dubita mai durante la lettura.








*Piccola nota*
L'edizione è molto carina, piccola e maneggevole, però ha qualche refuso e l'italiano in alcuni punti si perde per strada: congiuntivi assenti dove dovrebbero esserci e tempi verbali sfalsati che potrebbero leggermente confondere. Ovviamente, la canzone va alla traduzione... 
Dovevo scriverlo, scusate ^^"

venerdì 27 giugno 2014

Mode librose


Bene, non avendo nulla da fare, ho pensato a un tag…
Sì, un tag, avete capito bene ;)
Vi propongo poche domande, quindi inizio subito.




Mode librose
1


1     1. Anche nel mondo di noi lettori esiste la moda librosa del momento, la segui o la eviti?
2     2.    Hai mai comprato un romanzo all’uscita per il polverone mediatico/pubblicitario creato, o   per il successo già ottenuto in patria?
3     3. Quale moda librosa hai odiato?
4     4. Quale moda librosa hai amato?
5     5. Quale romanzo letto che ha suscitato un gran polverone, e che è stato di moda, hai amato e quale hai odiato?


Semplice, veloce, indolore. Ci state?


*Per moda librosa intendo quei generi che a periodi ci perseguitano, per romanzo alla moda uno che ha suscitato tanta curiosità da saltare in cima ad ogni classifica mondiale.
** Io amo la borsa dell'immagine *w*


Curiosa di vedere le vostre risposte…


Dove acquistate?

Amo leggere, amo girare tra gli scaffali della libreria eppure non compro mai nulla.
Segno titoli e autori, a casa m’informo e spesso trovo ciò che cerco al mercatino o a una piccolissima libreria che vende tutto al 50% di sconto, libri nuovissimi e tenuti benissimo, per non parlare poi di “Libraccio”.

Oppure compro nei centri come Mediaworld o Euronics che hanno un reparto libri da wow e con sconti incredibili.
Da Euronics ho comprato “un’inquietante simmetria” edizione cartonata con sovraccoperta da diciannove euro a soli (rullino i tamburi, squillino le trombe) a soli 3,90. Ancora “un cappello pieno di ciliegie” a cinque euro, edizione cartonata con sovraccoperta della Rizzoli.
Potrei continuare all’infinito…

Insomma, compro ovunque tranne che nella classica libreria!
E’ strano, a tratti inquietante,  per me, uscire da una mega libreria a due piani senza aver acquistato nulla e uscire poi da Mediaworld con una busta stracolma.
Davvero strano, perché quando entro alla Mondadori, o alla Feltrinelli, ho l'impressione di entrare in paradiso.
La vista di scaffali infiniti, di ripiani che partono da terra per arrivare al soffitto, mi entusiasma, mi eccita, mi rende felice, però mi rammarico nel vedere che ciò che cerco non ha nemmeno il 15% di sconto e quindi non compro, con la consapevolezza che nella mini libreria che vi ho citato lo trovo a metà prezzo.

Ragazzi, leggendo tanto mi è difficile spendere diciassette euro per un libro, pensando che con quella stessa cifra ne posso prendere due, o di più se sono fortunata al mercatino...


Voi, dove comprate?

martedì 6 maggio 2014

Tag: Senses (5+1)

Oggi pomeriggio, non avendo nulla da fare, ho riordinato la mia libreria e mi è venuta un’idea!
Ho pensato di creare un tag libroso che spero vi piaccia e spero non esista già, in tal caso mi scuso anticipatamente.
 Se volete, riproponetelo nel vostro blog o canale youtube e passatemi il link ;)



Senses
(5 + 1)


Gusto

Un libro che vi fa gola, che volete e cui il solo pensiero vi stimola una salivazione incredibile, ovviamente che non avete ancora e che per un motivo e l’altro non avete ancora comprato. Perché, vi chiedo…
Il mio titolo è lo Hobbit con le illustrazioni di Jemina Catlin.
Lo vidi in una libreria Mondadori a Salerno, durante le vacanze natalizie e avevo già speso troppo per comprarlo… Non l’ho più trovato e aspetterò di comprarlo in libreria perché mi sono fissata e voglio scegliere la copia che più mi aggrada…




Tatto
Un libro con una copertina particolare, di quelli con i rilievi, che quando si sfiorano stimolano i polpastrelli.
Il mio titolo è The Returned di Jason Mott, l’ho acquistato da poco con un ordine libraccio e ha il titolo in rilievo e adoro passarci su le dita.







Vista
Un libro la cui copertina vi affascina, vi rapisce, da cui proprio non riuscite a distogliere lo sguardo.
Il mio titolo è Yellow Birds di Kevin Powers, ancora non l’ho letto ma la copertina è wau, sto pensando seriamente di ingrandirla e stamparla…







Olfatto
Un libro che vi ricorda un odore per trama, titolo ecc, o che semplicemente possiede un particolare odore.
Devo ammettere che questo è il senso più difficile e ho scelto il giardino dei segreti di Kate Morton perché leggendo il romanzo sono riuscita a sentire il profumo fresco dei fiori del giardino e il lezzo di una Londra degradata di fine 800.
Le descrizioni dell’autrice sono bellissime e permettono al lettore di essere coinvolto a 360°.




Udito
Un libro che vi ricorda il suono, la musica, una voce per trama, stile, copertina. Insomma, tutto ;)
Il mio titolo è Novecento per lo stile stupendo con cui è scritto, sembra accompagnare le note del pianoforte del protagonista.
Ok, il tag si intitola “Senses” ma nella parentesi c’è un 5+1.
Cos’è 1, bè, è per me l’empatica, il coinvolgimento provato con un personaggio.






Quindi, ecco l’ultimo senso, quello aggiunto e che rende un romanzo indimenticabile per la soggettività del lettore, indipendentemente dalla trama, dall’evoluzione del personaggio stesso.


Empatia

Il mio titolo è il grande Gatsby di Fitzgerald, chiudendo il libro mi sono sentita come Gatsby: sognatrice, disconnessa, impossibilitata ad andare avanti, ancorata alla felicità passata, frustrata per quel presente in cui il sogno si scontra con la realtà frantumandosi e rivelandosi poi non all’altezza dell’aspettativa nutrita.


E poi mi sono ritrovata sulla spiaggia, con i piedi scalzi sulla sabbia che solletica, avvolta dal profumo del mare, con un sapore salmastro che invade la bocca e pizzica la gola, strozzando un richiamo che seppur liberato sarebbe stato inevitabilmente sordo, guardando oltre la riva una piccola luce verde.


Lo so che Gatsby ha una casa vicino al fiume, ma la mia testa ha immaginato un mare e una spiaggia in particolare…





Spero che il tag vi sia piaciuto, rispondetemi se volete, riproponetelo nel vostro blog o canale youtube se vi va.

lunedì 5 maggio 2014

Mental - Book tag

Mental- book tag è un tag, appunto, in cui bisogna associare dei romanzi a delle parole, l’associazione deve essere spontanea e non ragionata, il primo titolo che balza alla mente deve essere la risposta e sarà anche la più sincera. Non ci sono regole particolari, anzi non ce ne sono proprio, l’importante è procedere per associazioni: copertina, trama, scena in particolare, ecc. Ogni cosa la nostra mente associ alla parola va benissimo. Ho visto il tag nel canale di Debora Libardi che vi consiglio di visitare, perché è simpaticissima e consiglia ottime letture ;)
 Ok, mi faccio forza e coraggio e inizio!


 Tempo 



 Quando cadrà la pioggia tornerò di Takuji Ichikawa. 

Perché? Bé ecco per la trama e lo sviluppo della storia legata al tempo.

Takumi e Yuji, un giovane padre e il suo bambino, sono rimasti soli: la dolce Mio, moglie e madre, è morta a soli ventotto anni per una malattia tanto fulminea quanto inspiegabile. Ma prima di andarsene per sempre Mio ha fatto una promessa: Quando cadrà la pioggia tornerò. E inspiegabilmente, ad appena un anno dalla sua morte, con l'arrivo della stagione delle piogge, una creatura identica a lei, con il suo viso e i suoi occhi, ricompare al loro fianco.

 Una storia commovente, delicata e sensibile, che ripercorre la storia d’amore tra Takumi e Mio fino a giungere ad un finale incredibile. Sicuramente una lettura consigliatissima ;)

Cioccolato 


Lo ammetto sono golosa e anche tanto, quindi evito i romanzi che parlino di dolci, altrimenti mi viene una voglia incredibile di mangiarne, in particolar modo la cioccolata.
Il primo libro che mi è venuto in mente è 1984 di Orwell che sicuramente conoscerete e non mi dilungo oltre.
E perché, vi chiederete… semplice, nel mondo distopico dipinto dall’autore gli appartenenti al partito possono ricevere solo 20 gr. di cioccolato alla settimana.
Lo so, che associazione strana, ma onestamente questa mi è balzata alla testa ;)





Sangue


Senza sangue di Alessandro Baricco.
Non so il perché, forse per il titolo e nulla di più ^^

















Magia


Sarò scontata, lo so, però la magia mi fa venire in mente Harry Potter e la pietra filosofale e in particolar modo la scoperta della magia.
Lo so, questo romanzo è introduttivo però ciò che mi è sempre piaciuto è l'inizio di tutto.
Harry Potter e la pietra filosofale è il binario 9 e 3/4, è quel treno che mi ha avvicinata alla magia, non di Hogwarts, ma a quella della vita di tutti i giorni, quella che scorgi nelle piccole cose e che rende un po' sognatori.










Viaggiare

Amuleto è un trip mentale, è un viaggio nella poesia, nella letteratura messicana, è un viaggio cui attraverso la protagonista giungiamo a scoprire noi stessi. 
Amuleto è un viaggio, per me lo è stato, ma non sono ancora sicura di aver raggiunto una meta, forse ho solo oltrepassato  una tappa.

Auxilio Lacoutre è rimasta chiusa nel bagno della Facoltà di Lettere e Filosofia mentre i granatieri irrompevano  all’Università di Città del Messico nel 1968. In quel bagno tutto ebbe inizio.







Musica



N0vecento di Baricco è uno dei miei romanzi preferiti e sì, lo associo alla musica.
La prosa dell'autore è amica della poesia, è musica...












Fiori

Il linguaggio segreto dei fiori, associato per la copertina, romanzo che non ho letto e che vorrei comprare al più presto. Non so perché, ma ancora non l'ho nemmeno mai visto da vicino...













Mistero



I racconti del terrore di Poe.
Che dire, se penso al mistero penso al gatto nero, al pendolo, al cuore rivelatore e a tutti questi racconti che spezzano il respiro... 











Estate


N.P. di Banana Yoshimoto.
Associo questo romanzo all'estate perché semplicemente è ambientato in estate e l'ho letto in questa calda stagione ;)

Sarao Takase, scrittore giapponese che ha vissuto a lungo in America, muore suicida lasciando due figli gemelli, il maschio Otohiko e la femmina Saki, e il manoscritto di un libro incompiuto dal titolo N.P. Kazami, la protagonista, incontra i due gemelli e trova Otohiko coinvolto in una tormentata storia d'amore con Sui...

Non vi dico oltre per evitare di farvi spoiler, poiché è un libricino piccolissimo e non leggete nemmeno la quarta che spoilera sapientemente metà romanzo.




Felicità

Orgoglio e pregiudizio della Austen.
E' stata immediata l'associazione e se devo dirvi il perché non lo so.
Forse per il finale felice, per l'happy ending, per il coronamento dell'amore tra Darcy ed Elizabeth. Su, dai, chi è che leggendo non ha fatto il tifo per loro ;)












Ecco, queste sono le mie strane e bizzarre associazioni, spero di non avervi tediato.
Ringrazio Debora per aver girato il tag ;)

martedì 29 aprile 2014

Colpa delle stelle


Colpa delle stelle

John Green

È questo il problema del dolore
[…]
esige di essere sentito


Hazel ha sedici anni, è una miracolata, una ragazza che per un soffio, grazie ad un farmaco sperimentale, ha superato una grave crisi e ora la sua malattia è in regressione.
Hazel non ha più voglia di vivere perché la malattia è stata ed è sfiancante, perché la vita privata si è ridotta a stanze asettiche di ospedali e repliche, guardate sul divano con i genitori, di American next top model.
Poi un giorno incontra Augustus…

Lo so, molti ne hanno parlato, tanti l’hanno amato, altri –pochi- pensano che questo sia un romanzo per soli adolescenti, ed io cosa ne penso?

Mi è piaciuto, sì e anche molto, ma non sono riuscita subito a dar forma concreta al mio pensiero che per mesi non è stato capace di tramutarsi in parole ed è restato lì, sospeso, in attesa di liberarsi.
Ed eccolo qui, adesso, questo dannato pensiero.

Hazel è un’ adolescente che si comporta da adulta. Hazel è un’adolescente che si comporta come tale.
Augustus è come Hazel: giovani cresciuti in fretta perché la consapevolezza della fine e il dolore inevitabilmente contorcono il tempo e poi lo dilatano. Ma sono sempre ragazzi, sono emotivi, a tratti immaturi, capricciosi per certi versi eppure sempre misurati perché anche quando si comportano da adolescenti, si avverte il peso degli anni dilatati dalla malattia e dal dolore.

Il dolore esige di essere sentito” dirà Augustus a Hazel.
Il dolore in tutte le sue forme, fisica ed emotiva, ci stringe il cuore dall’inizio alla fine eppure, cavolo, io ho continuato a sperare fino alla fine…

Augustus vuole vivere, Augustus non spera di vivere, vive!
Augustus però vorrebbe essere ricordato per qualcosa di grande e non con post sulla bacheca di facebook…
Augustus è irritante quando afferma, convinto e incurante dei sentimenti di Hazel, di non voler essere ricordato solo come un malato.
Perché sì, anche Gus, come la protagonista lo chiama, è malato.


Colpa delle stelle è un romanzo intimo non solo per la narrazione in prima persona dal punto di vista di Hazel, ma soprattutto dallo svisceramento dei sentimenti del lettore.
Colpa delle stelle è intimo perché emoziona, commuove e fa piangere perché smuove i moti del cuore, perché fa riflettere.
A un certo punto ci si domanderà se il dolore non rende la vita degna di essere vissuta, e no è la mia risposta! 
Il dolore è dignità stessa, non c’è nessuno più degno di vivere di un malato.

Mia madre è stata malata e mio zio lo è tuttora. La malattia li ha atterriti ma non ha tolto loro la dignità di vivere, il dolore non ha impedito loro di abbracciare i figli, di sgridarli e mandarli anche a quel paese delusi.

La malattia rivela le persone, non il peggio né il meglio, le rivela e basta perché il tempo è tiranno e si contrae e dilata in continuazione e la consapevolezza di non essere eterni spinge a rivelarsi per non avere rimpianti non tanto verso se stessi, ma verso chi si ama e questo è un atto d’amore spesso non colto, o non apprezzato.


Colpa delle stelle per me è stato difficile da leggere e ancor di più è stato difficile dar forma a un pensiero carico di emozione e influenzato dall’esperienza personale.

Mi riprendo e aggiungo che la struttura con cui è narrato è perfetta, che il linguaggio è curatissimo che i cambiamenti di Hazel si avvertono dalle parole, perché Hazel non dirà chiaramente cosa prova ma si capirà con una sola parola. Non aggiungo altro per non far spoiler…







Leggetelo, se vi va.

venerdì 7 marzo 2014


Una cosa piccola ma buona



Una cosa piccola ma buona è un racconto di Raymond Carver, appartenente alla raccolta “Cattedrale” del 1983.



È sabato mattina, una giornata impegnata per Ann, mamma di Scotty, intenta nei preparativi per la festa di compleanno del bambino.
Piccolo salto temporale: è lunedì, compleanno di Scotty, e qualcosa cambierà per sempre le sorti della famiglia.



Una cosa piccola ma buona è un racconto, una storia, uno squarcio di vita, dolore, amore.
È l’attimo che s’immola, trascendendo in eterno: è un istante che ricordi per sempre.
Il racconto stesso è indimenticabile.
Una cosa piccola ma buona è ricco di significati, richiami, ma anche presagi costanti, seminati qua e là e che, soltanto alla fine, fanno riflettere.
Una cosa piccola ma buona è un gesto, di quelli all’apparenza insignificanti ma pregni di comprensione, empatia…



Vi ho parlato solo di questo racconto perché è il mio racconto, quello consigliato alle medie, quando ancora si chiamavano medie, da un’insegnante appassionata dell’arte e che spargeva sulla strada dei suoi alunni piccole briciole di letteratura.

Una cosa piccola ma buona è penetrato in me come se fosse un ricordo, come se realmente avessi conosciuto la forza di Howard, padre di Scotty, come se Ann avesse comprato una torta anche per il mio compleanno e mi chiedo: possibile che non abbia mai giocato con Scotty?

Questa storia entra nel cuore e vorrei tanto sapere, conoscere, il vostro racconto del cuore.


Mi raccontate una storia piccola ma buona?

sabato 1 febbraio 2014

Mogli e concubine


Mogli e concubine, ripubblicato ultimamente con il titolo Lanterne rosse, è un romanzo di Su Tong.

Ambientato in una Cina pre-rivoluzionaria, che fatica a lasciarsi alle spalle le usanze del medioevo, narra le vicende di Songlian, quarta moglie di Chen Zuoqian.



Songlian è una ragazza intelligente, che frequenta l’università, ma che alla morte del padre si troverà a fare i conti con la realtà cinese dell’epoca.

Sarà obbligata a scegliere: lavorare o sposarsi; decidere di diventare una maggiore o una minore, e quest’ultima sarà proprio la sua scelta.



Il titolo stesso ci propone una gerarchia all’ interno della famiglia Chen: c’è la prima moglie, Yuru, che ha più potere, poi a seguire le altre, le concubine

La freddezza, la praticità e la forza con cui Songlian sceglie il suo destino, pian piano lasceranno il posto alla gelosia, alla solitudine; alla consapevolezza di non esser l’unica, di non esser più la preferita, all’inadeguatezza verso le rigide regole, morali e non, che dominano la casa padronale.


Mogli e concubine è un romanzo duro, crudo, spietato, non c’è spazio per i buoni sentimenti, poiché è un romanzo in un cui l’arrivismo domina all’interno della famiglia stessa: tutte ambiscono al ruolo di preferita di Chen Zuoqian.

L’atmosfera è intrisa di misticismo, legato alla presenza di un pozzo maledetto, a un presagio di morte, a spiriti passati, e a quelli futuri…

In un mondo maschile e maschilista; gli uomini, ognuno a modo proprio, temono le donne e il potere che queste esercitano.

Ciò che maggiormente mi ha colpita è la figura della donna spietata, maligna, disposta a tutto, alla quale si oppone una donna sensibile, in grado di amare con tutta se stessa.


L’amore è  la debolezza di alcune, amare significa inevitabilmente avere qualcosa e qualcuno da perdere, soprattutto se stesse...




mercoledì 29 gennaio 2014

Novecento





Questa storia mi ha conquistata!
La vita, unica e particolare, di Novecento affascina e ci trasporta sull’ America, la nave da crociera su cui è nato e vissuto il protagonista.

La musica è fondamentale in questa piccola opera, è possibile ascoltarla grazie alla scrittura di Baricco: una prosa amica della poesia.

Il mare, l’oceano mare caro all’ autore, è onnipresente, è il senso del racconto, il senso stesso della vita.

Il mare è vita. Il mare è principio e fine. Il mare è morte. Ma è anche gioia e passione, travaglio e purificazione.


È tutto, il mare…

Orgoglio e Pregiudizio


Capolavoro! Orgoglio e pregiudizio è un capolavoro.
E' LA storia d'amore per eccellenza, è romanticismo e ironia che si fondono realizzando IL sogno della Austen, la sua storia d'amore incompiuta; sogno che trascende il personale per fissarsi in ogni lettrice, in ogni donna che ammira la vivacità e la spontaneità di Elizabeth e il forte carattere di Darcy.

Entrambi sono personaggi imperfetti che trovano la perfezione nella loro storia d'amore, completandosi e arricchendosi a vicenda.

Lei è la spensieratezza che manca a Darcy, lui è la sua crescita, quella persona che la spinge a crescere, che la obbliga a guardarsi dentro per capire ogni errore.
No, non è una favola, anzi è molto reale.
Sicuramente consigliato a tutti.
Mr. Darcy è l'orgoglio, Elizabeth il pregiudizio.

Orgoglio e pregiudizio può sembrare una favola, lei in ristrettezze economiche che trova un uomo ricco, trovando in questo modo la salvezza da una triste fine, ma non è così semplice.

Entrambi i protagonisti hanno dei difetti, tanti se ci si sofferma attentamente, entrambi capiscono e migliorano il proprio carattere grazie allo scontro/incontro con l'altro, entrambi crescono insieme.
Orgoglio e pregiudizio è ricco di sentimenti, buoni propositi, brave persone, ma è popolato anche dall'ignoranza, dal pregiudizio, dalla cattiveria di chi è avaro.

Orgoglio e pregiudizio è lo specchio di una società lontana, ma estremamente simile alla nostra, dove i pettegolezzi impazzono sui tabloid, dove le conversazioni sono costellate da gossip "della porta accanto", dove si guarda e si giudica senza conoscere.

Orgoglio e pregiudizio è un classico intramontabile, perché moderno, ma soprattutto perché è lo specchio di molte personalità, di uomini e donne che corrono nel tempo riconoscendosi in un personaggio o riconoscendo quell'amico/nemico/parente in quel dato personaggio.

martedì 28 gennaio 2014

BELLE & SEBASTIEN - Trailer Ufficiale Italiano

Norwegian Wood


Una delle caratteristiche che più mi ha colpita, è stata la sensibilità con cui Murakami ci dipinge il suo mondo e con la quale affronta tematiche importanti, come la morte.
Ogni riga è infestata da fantasmi, dai morti che hanno lasciato dietro di sé dolore e rimpianti.

Taro, giovane uomo, si troverà di fronte molte difficoltà, nate dal suicidio del suo migliore amico e sulle conseguenze che ciò avrà su Naoko.
E' difficile provare empatia per Taro nella prima metà del romanzo, ma poi qualcosa comincia a cambiare: Taro inizia a crescere.
Alla fine si proverà dolore, insieme a Taro, voce narrante in flash back di tutta la vicenda.

E, come ci si sente sospesi per tutto il romanzo tra la vita e la morte, tra il mondo reale e quello ovattato, tra l'accettazione delle proprie imperfezioni e la voglia spasmodica di essere normali, così nel finale si rimarrà ancora una volta sospesi...
 Il Giappone di Norwegian Wood è un oriente che guarda all’occidente, in particolare all’America, grandi sono i richiami alla letteratura, Fitzgerald in particolare.

Anche Taro, come Gatsby, almeno per un periodo della sua vita, ha guardato al suo futuro come un rinnovarsi del passato, finché non ha scorto il bagliore verde…

 Romanzo stupendo, sensibile e profondo, ottimo per iniziare Murakami.

Il grande Gatsby




Il grande Gatsby è sicuramente il mio romanzo preferito.
È un inno alla speranza, Gatsby è la speranza, ma procediamo con ordine.
L’opera è un romanzo di Fitzgerald, autore americano, pubblicato nel 1925 e ambientato a Long Island, precisamente a West Egg –toponimo fittizio di Kings Point- nell’ estate del 1922.
Il narratore è Nick Carraway, vicino e amico di Gatsby, protagonista dell'opera.
Nick è affascinato da Gatsby, riconoscendo in lui “qualcosa di splendido, una sensibilità acuita alle promesse della vita".
Gatsby incarna il sogno americano, rappresentato dalla luce verde, alla cui vista si perde, anelando un futuro simile al suo passato.
Il più grande desiderio del protagonista è, infatti, rivivere l’amore di Daisy.
Gatsby è misterioso, affascinante, capace di amare al punto da annullarsi; Gatsby è grande!
La grandezza del passato è però un’ombra che oscura la vita del protagonista.
Il grande Gatsby è una critica alla ricchezza e superficialità di quegli anni.
Nonostante le grandi feste, Gatsby è solo. Nonostante la sua famiglia, Daisy è sola.
Simbolo della solitudine sono gli occhi del dottor T. J. Eckleburg che si scorgono su un grande cartellone pubblicitario a metà strada tra New York e West Egg.
Personalmente ho interpretato lo sguardo agghiacciante del dottore come gli occhi della società, occhi carichi di facili giudizi, inclini a una finta moralità.
L’intero romanzo trasmette solitudine, estraniandoci dalla realtà che ci circonda.

Noi, lettori, siamo spettatori incantati dal luccicare di quel mondo fastoso, abbagliati da vestiti gialli –seppur di un colore smorto-, siamo investiti dal bagliore verde che sempre abbiamo di fronte e mai accanto, siamo osservatori, forse come il dottor T.J. Eckleburg, di quell’ insensatezza che ci rende imperfetti, simili spesso ai protagonisti, ma incredibilmente umani.

Starà a Noi trovare la nostra luce verde e inseguirla, ricordandoci di scorgerla dinanzi, verso un futuro migliore, per non essere "barche che remano contro corrente, risospinti senza posa nel passato": perché se c'è una morale in questo capolavoro, sicuramente è questa...

Cosa ti appassiona?

Una passione, qualsiasi essa sia, ci accompagna durante la nostra crescita, ci segue e sprona a migliorarci.
Una passione lega chiunque la segua, crea un ponte che annulla ogni distanza tra chi la condivide.

Cosa mi appassiona?

Bhè, direi la lettura, i manga e il cinema e altro…
Ebbene sì, amo la fantasia sconfinata di chi ha ricevuto il dono di annullare ogni distanza per portarmi nel suo mondo, verosimile o meno.

E voi, cosa amate, cosa vi appassiona?