mercoledì 29 gennaio 2014

Novecento





Questa storia mi ha conquistata!
La vita, unica e particolare, di Novecento affascina e ci trasporta sull’ America, la nave da crociera su cui è nato e vissuto il protagonista.

La musica è fondamentale in questa piccola opera, è possibile ascoltarla grazie alla scrittura di Baricco: una prosa amica della poesia.

Il mare, l’oceano mare caro all’ autore, è onnipresente, è il senso del racconto, il senso stesso della vita.

Il mare è vita. Il mare è principio e fine. Il mare è morte. Ma è anche gioia e passione, travaglio e purificazione.


È tutto, il mare…

Orgoglio e Pregiudizio


Capolavoro! Orgoglio e pregiudizio è un capolavoro.
E' LA storia d'amore per eccellenza, è romanticismo e ironia che si fondono realizzando IL sogno della Austen, la sua storia d'amore incompiuta; sogno che trascende il personale per fissarsi in ogni lettrice, in ogni donna che ammira la vivacità e la spontaneità di Elizabeth e il forte carattere di Darcy.

Entrambi sono personaggi imperfetti che trovano la perfezione nella loro storia d'amore, completandosi e arricchendosi a vicenda.

Lei è la spensieratezza che manca a Darcy, lui è la sua crescita, quella persona che la spinge a crescere, che la obbliga a guardarsi dentro per capire ogni errore.
No, non è una favola, anzi è molto reale.
Sicuramente consigliato a tutti.
Mr. Darcy è l'orgoglio, Elizabeth il pregiudizio.

Orgoglio e pregiudizio può sembrare una favola, lei in ristrettezze economiche che trova un uomo ricco, trovando in questo modo la salvezza da una triste fine, ma non è così semplice.

Entrambi i protagonisti hanno dei difetti, tanti se ci si sofferma attentamente, entrambi capiscono e migliorano il proprio carattere grazie allo scontro/incontro con l'altro, entrambi crescono insieme.
Orgoglio e pregiudizio è ricco di sentimenti, buoni propositi, brave persone, ma è popolato anche dall'ignoranza, dal pregiudizio, dalla cattiveria di chi è avaro.

Orgoglio e pregiudizio è lo specchio di una società lontana, ma estremamente simile alla nostra, dove i pettegolezzi impazzono sui tabloid, dove le conversazioni sono costellate da gossip "della porta accanto", dove si guarda e si giudica senza conoscere.

Orgoglio e pregiudizio è un classico intramontabile, perché moderno, ma soprattutto perché è lo specchio di molte personalità, di uomini e donne che corrono nel tempo riconoscendosi in un personaggio o riconoscendo quell'amico/nemico/parente in quel dato personaggio.

martedì 28 gennaio 2014

BELLE & SEBASTIEN - Trailer Ufficiale Italiano

Norwegian Wood


Una delle caratteristiche che più mi ha colpita, è stata la sensibilità con cui Murakami ci dipinge il suo mondo e con la quale affronta tematiche importanti, come la morte.
Ogni riga è infestata da fantasmi, dai morti che hanno lasciato dietro di sé dolore e rimpianti.

Taro, giovane uomo, si troverà di fronte molte difficoltà, nate dal suicidio del suo migliore amico e sulle conseguenze che ciò avrà su Naoko.
E' difficile provare empatia per Taro nella prima metà del romanzo, ma poi qualcosa comincia a cambiare: Taro inizia a crescere.
Alla fine si proverà dolore, insieme a Taro, voce narrante in flash back di tutta la vicenda.

E, come ci si sente sospesi per tutto il romanzo tra la vita e la morte, tra il mondo reale e quello ovattato, tra l'accettazione delle proprie imperfezioni e la voglia spasmodica di essere normali, così nel finale si rimarrà ancora una volta sospesi...
 Il Giappone di Norwegian Wood è un oriente che guarda all’occidente, in particolare all’America, grandi sono i richiami alla letteratura, Fitzgerald in particolare.

Anche Taro, come Gatsby, almeno per un periodo della sua vita, ha guardato al suo futuro come un rinnovarsi del passato, finché non ha scorto il bagliore verde…

 Romanzo stupendo, sensibile e profondo, ottimo per iniziare Murakami.

Il grande Gatsby




Il grande Gatsby è sicuramente il mio romanzo preferito.
È un inno alla speranza, Gatsby è la speranza, ma procediamo con ordine.
L’opera è un romanzo di Fitzgerald, autore americano, pubblicato nel 1925 e ambientato a Long Island, precisamente a West Egg –toponimo fittizio di Kings Point- nell’ estate del 1922.
Il narratore è Nick Carraway, vicino e amico di Gatsby, protagonista dell'opera.
Nick è affascinato da Gatsby, riconoscendo in lui “qualcosa di splendido, una sensibilità acuita alle promesse della vita".
Gatsby incarna il sogno americano, rappresentato dalla luce verde, alla cui vista si perde, anelando un futuro simile al suo passato.
Il più grande desiderio del protagonista è, infatti, rivivere l’amore di Daisy.
Gatsby è misterioso, affascinante, capace di amare al punto da annullarsi; Gatsby è grande!
La grandezza del passato è però un’ombra che oscura la vita del protagonista.
Il grande Gatsby è una critica alla ricchezza e superficialità di quegli anni.
Nonostante le grandi feste, Gatsby è solo. Nonostante la sua famiglia, Daisy è sola.
Simbolo della solitudine sono gli occhi del dottor T. J. Eckleburg che si scorgono su un grande cartellone pubblicitario a metà strada tra New York e West Egg.
Personalmente ho interpretato lo sguardo agghiacciante del dottore come gli occhi della società, occhi carichi di facili giudizi, inclini a una finta moralità.
L’intero romanzo trasmette solitudine, estraniandoci dalla realtà che ci circonda.

Noi, lettori, siamo spettatori incantati dal luccicare di quel mondo fastoso, abbagliati da vestiti gialli –seppur di un colore smorto-, siamo investiti dal bagliore verde che sempre abbiamo di fronte e mai accanto, siamo osservatori, forse come il dottor T.J. Eckleburg, di quell’ insensatezza che ci rende imperfetti, simili spesso ai protagonisti, ma incredibilmente umani.

Starà a Noi trovare la nostra luce verde e inseguirla, ricordandoci di scorgerla dinanzi, verso un futuro migliore, per non essere "barche che remano contro corrente, risospinti senza posa nel passato": perché se c'è una morale in questo capolavoro, sicuramente è questa...

Cosa ti appassiona?

Una passione, qualsiasi essa sia, ci accompagna durante la nostra crescita, ci segue e sprona a migliorarci.
Una passione lega chiunque la segua, crea un ponte che annulla ogni distanza tra chi la condivide.

Cosa mi appassiona?

Bhè, direi la lettura, i manga e il cinema e altro…
Ebbene sì, amo la fantasia sconfinata di chi ha ricevuto il dono di annullare ogni distanza per portarmi nel suo mondo, verosimile o meno.

E voi, cosa amate, cosa vi appassiona?